giovedì 16 aprile 2009

Tarlo asiatico

Ormai due settimane fa ho partecipato al Secondo simposio internazionale su Anoplophora chinensis e A. glabripennis, che si è tenuto dal 1° al 3 maggio in Fondazione Minoprio.

L'Anoplophora chinensis (cerambice dalle lunghe antenne, ma più noto con il suo nome "volgare" e poco da entomologi tarlo asiatico) è una "simpatica bestiolina" di origine asiatica, molto carino di aspetto ma poco di abitudini...
In Italia è stato segnalato nel 2000 a Parabiago ed è presente attualmente in Lombardia (alto milanese-basso varesotto e in una zona del bresciano) e nel Lazio.
Le larve, che raggiungono i 5 cm di lunghezza e i 2 di diametro (sono dei bestioni di larva...), nascono dalle uova deposte dalle femmine all'interno di varie specie arboree (tra cui ippocastano, melo, nocciolo, platano, etc.) all'altezza del colletto o delle radici affioranti e si nutrono del legno, rimanendo nella pianta ospite anche un paio di anni prima di impuparsi.
L'insetto adulto fora la corteccia lasciando dei fori di 2 cm di diametro, circolari, e sfarfalla nutrendosi delle foglie della pianta.
Il problema fitosanitario deriva appunto dalla presenza di gallerie di alimentazione, che possono provocare danni strutturali alla pianta. Tra l'altro, le piante ospiti spesso non presentano altri sintomi visibili.

I primi due giorni sono stati interessanti ma è stato faticoso seguire tutto, un po' perché ho deciso di non utilizzare il traduttore dall'inglese e quindi dovevo stare attentissima (ma fa bene anche per ripassare un po' la lingua), un po' perché la sala del convegno aveva delle caratteristiche quasi soporifere (forse dovute alla mancanza di aria, o di luce naturale).
Il terzo giorno siamo andati a Legnano, al Parco Castello, in visita tecnica a osservare i trattamenti fitosanitari, che sono drastici...
  1. abbattimento della pianta colpita;
  2. fresatura delle radici fino a una profondità, se non ricordo male, di mezzo metro;
  3. monitoraggio delle piante suscettibili nell'area di quarantena ed eventuale rimozione di quelle presenti nell'area focolare.
La parte migliore del convegno è stata proprio la visita tecnica, il "toccare con mano" quello di cui si parla. Anche se alcuni degli entomologi hanno presentato dei lavori molto interessanti: ad esempio, c'è un gruppo di ricerca nel Regno Unito che sta studiando un modo per riconoscere i rumori dovuti all'alimentazione degli insetti xilofagi (e pare ci riesca!!!).

giovedì 9 aprile 2009

Therapy?: Crooked timber

Qualche giorno fa è uscito il nuovo album, "Crooked timber", del mio gruppo preferito, i Therapy?...
Il singolo parla di legno illegale, un tema che mi è abbastanza caro, soprattutto in quanto sono interessata alla tematica della certificazione della gestione forestale sostenibile.
Ed ecco qui il video...

mercoledì 1 aprile 2009

Finta sacher?

Ieri volevo pubblicare tutto un altro post ma non c'è stato verso, quindi oggi parliamo di torta!
In particolare della torta che ho fatto lunedì, sulla base di questa ricetta che ho trovato sul sito Torte al cioccolato. Niente foto perché ho avuto delle difficoltà di composizione del dolce (torta ancora tiepida da spostare dalla teglia...). L'impasto è rapido, la cottura è stata invece un po' traumatica (ma vi spiego perché...).

Ingredienti:
  • 225 g di burro
  • 4 uova
  • 225 g di zucchero
  • 200 g di farina
  • 1 bustina di lievito
  • 30 g di cacao
  • 1 cucchiaio di latte
Versare in una ciotola le uova, il burro ammorbidito a temperatura ambiente, lo zucchero, la farina, il cacao, il latte e il lievito e mescolare tutto insieme con una frusta elettrica, fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Et voilà, l'impasto è fatto...
Ungere una teglia (la ricetta diceva due teglie, per non tagliarla...), versarvi l'impasto e infornare in forno già caldo a 175°C. E qui viene il bello, visto che la ricetta infornava metà dose per teglia, diceva di cuocere per 20-25 minuti... io ho guardato la torta dopo 40 minuti e sembrava blob (il fluido che uccide) di colore marrone... Però dopo un'ora e qualcosa la torta era bellissima, alta, spumosa, soddisfacente...
Sfornare la torta e LASCIARE RAFFREDDARE. Non come me che dopo mezz'ora mi sono data a delle acrobazie culinarie per tagliarla a metà e farcirla...

Lunedì ho continuato a seguire (bene o male...) la ricetta, farcendo la torta con una crema di zucchero, burro e cacao e coprendola con cioccolato fondente. Ma non sono troppo convinta del risultato, quindi la prossima volta la torta sarà quindi guarnita con marmellata e ricoperta di cioccolato fondente. Come una vera finta sacher.