giovedì 19 febbraio 2009

Stop al consumo di territorio

Il sito "Stop al consumo di territorio" promuove una campagna in difesa della cementificazione del territorio, promuovendo al contempo una nuova strategia pianificatoria. Da collaboratrice alla pianificazione territoriale, mi sento partecipe di questo problema: quante volte abbiamo ragionato su questo fatto anche nei piccoli comuni che (teoricamente) vogliono mantenere la loro tessitura urbanistica...
Riporto qui la presentazione del sito...

Il limite di non ritorno, superato il quale l’ecosistema Italia non è più in grado di autoriprodursi è sempre più vicino. Ma nessuno se ne cura. Fertili pianure agricole, romantiche coste marine, affascinanti pendenze montane e armoniose curve collinari, sono quotidianamente sottoposte alla minaccia, all’attacco e all’invasione di betoniere, trivelle, ruspe e mostri di asfalto.

Non vi è angolo d’Italia in cui non vi sia almeno un progetto a base di gettate di cemento: piani urbanistici e speculazioni edilizie, residenziali e industriali; insediamenti commerciali e logistici; grandi opere autostradali e ferroviarie; porti e aeroporti, turistici, civili e militari.

Non si può andare avanti così! La natura, la terra, l’acqua non sono risorse infinite. Il paese è al dissesto idrogeologico, il patrimonio paesaggistico e artistico rischia di essere irreversibilmente compromesso, l’agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno, le identità culturali e le peculiarità di ciascun territorio e di ogni città, sembrano destinate a confluire in un unico, uniforme e grigio contenitore indistinto.

Sul sito si trova anche una petizione on-line da firmare...

domenica 15 febbraio 2009

Orny day!

Oggi giornata piena al Parco Pineta, come "infiltrata speciale" alla giornata di inizio anno delle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco. Una giornata che aveva come filo conduttore il birdwatching (non per niente si chiamava Orny day...), certo con un po' di calma dovuta alla giornata di domenica (ci siamo risparmiati le levatacce... l'incontro al Parco era alle 9:30...).
All'inizio una veloce descrizione di chi avremmo potuto incontrare, di cosa serve, di come si tiene un binocolo... e poi fuori a vedere gli uccelli che si posavano in una mangiatoia! E li ho visti davvero!
Certo, un po' era d'aiuto il CD con i richiami per gli uccelli, corredato di altoparlante... però cavoli, io che sono notoriamente incapace di osservare (o meglio, così mi dipingono), ho visto e riconosciuto un po' di uccelli... anzi, diciamo la verità... tutti quelli che ho visto!!!
Abbiamo visto cinciallegre, cinciarelle, cince dal ciuffo, cince bigie, cince more, fringuelli, peppole, colombacci, un codibugnolo, un paio di poiane...
Pranzo tutti assieme e poi, dopo una breve spiegazione sul picchio nero e sul succiacapre, ancora in bosco a cercare picchi (che chiaramente non si sono fatti vedere...)
Siamo passati all'interno di un impianto di pino strobo, che sarebbe servito (nell'idea del proprietario del fondo) per legno da cartiera... ma poi è stato abbandonato così... con tutti i difetti di un bosco del genere... alberi troppo vicini, non autopotati, con diametri poco interessanti, sottobosco inesistente... anche se come impianto sarebbe stato anche interessante (a parte essere all'interno del Parco, con le problematiche di gestione che sarebbero potute scaturirne), ben servito da una strada forestale, particelle quasi pianeggianti... una pacchia di esbosco...
Sono tornata a casa dalla giornata soddisfatta, stanca (è pur sempre la prima uscita dell'anno) ma soddisfatta... con la voglia di continuare a mettermi in gioco anche da questo punto di vista, e con la pulce in un orecchio: e se facessi il corso GEV?
(Chiaramente la macchina fotografica è rimasta davanti al PC, in casa...)

martedì 10 febbraio 2009

Relazione agronomica?

In questi giorni ho latitato... in realtà ho latitato dal blog ma non dal pc...
Dovevo finire la mia prima relazione agronomica per un Piano di Governo del Territorio e sono stati giorni pieni, in cui tentavo di concludere lo studio in maniera corretta, sensata...
E mi sembrava sempre di essere lì, a un passo, e poi scoprivo che mancava ancora qualcosa...
Però sono soddisfatta di quello che ne è uscito, mi sembra una relazione dignitosa... che si è meritata le nottate quasi in bianco che ci ho passato davanti...

E ora sono pronta per i nuovi lavori: lo studio sul bacino del Nahr el Kalb (Libano!), le altre relazioni agronomiche, la consulenza per la certificazione ISO 9001/14001...

Beh, considerando che l'avventura è iniziata circa un anno fa, sono soddisfatta di come sta andando il mio lavoro... ho una rete di contatti che mi dà la possibilità di imparare e di lavorare senza sentirmi troppo sola, confrontandomi con altre esperienze e altre professionalità. Direi che sono proprio contenta... se poi passo dalla commercialista penso che cambierò idea, però in questi tempi bui...

martedì 3 febbraio 2009

La neve, i mezzi pubblici e il Libano

Ieri ho iniziato le lezioni di educazione ambientale del nuovo anno. Nessun giorno migliore per essere a scuola alle 8:20, con la neve e 20 km da fare.
Mi ero svegliata alle 6, per eventualmente muovermi in corriera, e le strade erano ancora pulite... confidando nel fatto che mio padre mi aveva promesso che se c'erano problemi mi portava lui, me la sono presa con comodo. Fatto sta che alle 7 non potevo spostare la macchina... E da lì il delirio, ho impiegato 2 ore e qualcosa a fare 20 km, di cui gli ultimi 5 a piedi, in un'atmosfera surreale...
Chiaramente, sono arrivata a scuola quando ormai era troppo tardi per la prima lezione... per fortuna avevo 4 ore di fila e quindi sono riuscita almeno a fare l'intervento nella seconda classe, altrimenti ero uscita di casa per niente...

Problema analogo al ritorno, con le auto che andavano a passo d'uomo (ma molto lento) e io che le superavo a passo d'uomo (dopo un po', anche quello lento), fino a una improponibile edicola (a 8 km di distanza o una cosa così) dove ho comprato il biglietto della corriera. Peccato che la corriera non sia passata... Risultato: un tempo infinito anche per tornare a casa... e soprattutto... sotto la pioggia...

Invece oggi il mio rapporto con i mezzi pubblici è stato quasi idilliaco (non esageriamo, i treni delle Ferrovie Nord sono sempre treni...), sono andata e tornata da Milano indenne...
E soprattutto, sono tornata a casa con il materiale per un progetto di ricerca sulle risorse idriche in Libano, soldi a data da destinarsi (ma faccio la libera professionista, i soldi arrivano quando piovono dall'alto...) ma una bella prospettiva...