mercoledì 28 gennaio 2009

Agricoltura biologica

A scrivere questo post mi sono ispirata a due articoli, uno presente sul giornale on-line Teatro Naturale e l'altro sull'edizione on-line dell'Informatore Agrario. E nel cercare la normativa, mi sono imbattuta nel dossier sul biologico presente sul sito del Governo. Partiamo da qui...

Leggo che in Europa la domanda dei consumatori per i prodotti biologici è in continuo aumento, con un aumento di mercato tra il 5 e il 30%, e che tra il 2004 e il 2005 c'è stato un aumento del 13,4% del numero di operatori della filiera del biologico nell'Unione europea. A parte i dati non aggiornatissimi e la carenza di informazioni su come sono stati rilevati i dati statistici, testimonia la presenza di un settore in crescita rispetto all'agricoltura in generale.
La Commissione dell'Unione europea ha lanciato uno campagna che ha per slogan "Il biologico: buono per la natura, buono per te" e che ha un sito internet dedicato.

Penso che mi leggerò con calma tutte le informazioni di questi siti... ma per ora partiamo dall'inizio...

Che cos'è l'agricoltura biologica?

Partiamo dalla definizione sul sito europeo... l'agricoltura biologica è "un sistema di produzione agricola che cerca di offrire al consumatore prodotti freschi, gustosi e genuini, rispettando il ciclo della natura". Una definizione che mi inorridisce: prodotti freschi, gustosi e genuini? Si potrebbe fare agricoltura biologica facendo dei prodotti etichettati bio e che gustosi non sono... Comunque apprezzo lo sforzo mediatico... Tra l'altro vorrei far notare che quello che in Italia si chiama "agricoltura biologica" è una traduzione tirata per i capelli di "organic farming"... se l'agricoltura non fosse biologica (nel senso comune del termine "biologico") mangeremmo prodotti sintetici, non prodotti agricoli...

L'agricoltura biologica si fonda su obiettivi, principi e pratiche agricole che da una parte minimizzano l'impatto umano sull'ambiente e permettono al sistema agricolo di operare nel modo più naturale possibile, tra cui:
  • la rotazione delle colture;
  • limiti molto ristretti nell'uso di pesticidi e fertilizzanti sintetici, antibiotici nell'allevamento degli animali, additivi negli alimenti, etc.;
  • il divieto dell'uso di organismi geneticamente modificati (OGM);
  • l'uso efficace di risorse del luogo;
  • la scelta di piante e animali che resistono alle malattie e si adattano alle condizioni del luogo;
  • pratiche di allevamento appropriate;
  • allevamento a stabulazione libera e nutrizione con foraggi biologici.
La normativa che disciplinava l'agricoltura biologica era il Reg. 2092/91/CEE del 24 giugno 1991 sulla produzione biologica di prodotti agricoli e indicazioni relative su prodotti agricoli e generi alimentari.
Tale normativa è stata modificata prima dal Reg. 1991/2007/CEE che modifica il regolamento (CEE) n. 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e alla indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari, quindi dal Reg. 834/2007/CEE relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91, entrato in vigore il 1° gennaio 2009.

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